Gigolò accompagnatore consigliere



Oggi sono gigolò accompagnatore consigliere, perché una mia cara amica mi ha raccontato una storia alquanto assurda per quanto vera. Al giorno d’oggi se ne sentono tante di situazioni inverosimili ma accadute, chi meglio di me può dirlo ma questa devo raccontarla. Iniziamo col presentare i protagonisti. Lui il capo lei la segretaria, la classica situazione che si viene a creare in questi ambienti di lavoro e presentata da registi e scrittori in tutte le salse ma non questa. Premetto entrambi sposati con prole. Lei donna piacente ed attraente, lui uomo benestante e fascinoso. Beh che dire entrambi con punti che portano ad essere attratti e cosi succede. Uno sguardo seducente, una parola ammiccante e sottintesa, un complimento e una mazzo di rose per augurare il buongiorno in ufficio e tante attenzioni che l’uomo predatore attua e che la donna preda accetta e va in giuggiole e scatta la scintilla. Scattano gli straordinari in ufficio per entrambi sulla scrivania lei stesa e lui a darle tutte le attenzioni del caso. Questo è stato l’inizio e fin qui tutto regolare come storia la quale prosegue nei mesi a seguire sempre in approcci e ammiccamenti con qualche fugace pizza nella pausa pranzo. Nel frattempo lui, il capo in pectore dell’azienda non vuole andare in hotel per via di essere in vista e avere momenti di piacere assoluto ciò che desidera lei , la quale s’innamora perdutamente e quindi gli promette di prendere luoghi meno angusti dove posso dare sfogo al loro amore, il tempo passa e ciò non arriva ma nemmeno i momenti in luoghi meno angusti, ci si incontra solo in ufficio sulla scrivania e per dieci minuti. I dieci minuti diventano frequenti e pure gli straordinari per entrambi che devono giustificare ai loro rispettivi partner i fuori orari. Dieci minuti in dieci minuti, solo questo ma l’innamorata chiede ma non ottiene nulla, lui chiede ed ottiene questi famosi dieci minuti, lui promette gite in barca e weekend alle quali non mantiene e lei crede sempre a tutte le scuse che gli propina, dalla moglie che si è sentita male all’imprevisto sul lavoro ecc e lei crede ed aspetta. Intanto però i dieci minuti diventano sempre più rari fino ad arrivare che dopo due mesi gli chiede di uscire per finire in una stradina buia a scopare come due ragazzini (che squallore) ma è cosi e lei sempre più credulona e disponibile. Il vs gigolò accompagnatore dite che c’entra. Diciamo nulla ma un consiglio mi sento dire a questa donna, lascia perdere che ti trovi in un uragano di guai sia in famiglia che nella vita visto che lui ti ha usato, si ti ha usato solo per i suoi sfoghi fisici e nient’altro, mentre te hai messo in gioco i sentimenti e quelli non si devono toccare in queste storie. A questo volevo giungere alla fine della storia , i sentimenti in questa mia professione sono fuori, non sono coinvolti, è una delle mie regole fondamentali alla quale non transigo, ma quando sento storie del genere mi arrabbio perché non si ha il coraggio di dire le cose come stanno. Lui padrone e scopa la segretaria lei ci sta ma poi s’innamora e non sa dire più no per paura poi di essere licenziata. Questa sudditanza psicologica da parte di lui nei confronti di lei la trovo una violenza pari allo stupro. Mentre scrivo ascolto I don’t believe di Frank Sinistra, la quale dice che non crede che certe cose succedono nella vita e via cosi, invece succede di tutto. Mia cara amica si donna e manda a quel paese il capo che uomo non è ma solo un’approfittatore del suo potere per arrivare al piacere. Con il tempo i dieci minuti saranno sempre più rari e le scuse sempre più presenti. Baci