Gigolo pensieri



Oggi non posso non notare la miriade di gente che ha impresso sul proprio corpo un effige o un disegno simbolico. Il tatuaggio.



Tatuaggi che tutti sfoggiano, giovani, anziani, non esistete una distinzione ne di sesso ne di età. Premetto che mai e poi mai mi farò un tatuaggio perché costituisce una modifica del proprio corpo e infatti questo uno dei significati che molte civiltà del passato danno ma non voglio e non posso entrare in argomenti antropologici. Posso però dire che come al solito quando si segue una moda si eccede vedi ragazze/i con braccia completamente ricoperte da simboli che neanche conoscono il significato o scritte tribali, cinesi o giapponesi. Assurdo.



Questo scoppia quando personaggi pubblici, mediatici si espongono con queste opere d’arte sul loro corpo e ne fanno pieno sfoggio e viene preso subito al balzo da coloro che seguono i social, instragram, facebook ed atri social. Non giudico ma tutto questo rincorre all’essere simile o copiare non mi piace e la chiudo con un esclamazione di un famoso giornalista. ABBORRO.



Nel mio lavoro vedo gigolò che si pubblicano nei vari siti di annunci ove mostrano tutti i loro disegni sul proprio corpo in tutte le salse e colori. Conosco donne che apprezzano questa forma di rappresentazione ma voglio rammentare che questa è una moda ed è effimera. Oggi c’è, e domani?



Questo modo di segnarsi il proprio corpo è sempre esistito nelle civiltà tribali dell’area oceanica pacifica ove tatuarsi aveva un simbolo di appartenenza ad una determinata gerarchia sociale, militare ecc, invece nel mondo di oggi serve solo per apparire e in alcuni casi nelle criminalità organizzate in cui rappresentano il livello di potere raggiunto all’interno della catena di comando. Il bello che molti sono quelli che vanno dai tatoo e sono molti anche quelli che corrono negli studi medici specializzati per la cancellazione della pelle dei tatuaggi ma questo non viene mai detto o nemmeno accennato perché ritornare sui propri passi e riconoscere che sia stato uno sbaglio o un errore nella presunzione umana non è ammesso. Premetto sono concetti ribaditi da illustri psicologici non da me. Esempio? Basta vedere la coppia di ragazzi appena fidanzati che escono da uno studio di un tatoo con disegni o scritte riferite al loro amore che appena la storia non va avanti e s’interrompe bruscamente , la prima cosa che fanno? Corrono immediatamente a farsi cancellare quello che posso dal proprio corpo con un altro tatuaggio coprente eliminando il simbolo d’amore passato pur che sparisca dalla propria vista. Questo dovrebbe far riflettere ma sbagliare è umano perseverare è diabolico. Si va sempre più con la moda dilagante dell’apparire disegnati.



Io personalmente non ho sul mio corpo nessun disegno simbolo o altro. NULLA. Non mi è mai venuta l’idea o il desiderio di ciò. La trovo una violenza ma questo è una mia opinione e paura. Il solo pensare che ti devono disegnare con degli aghi già mi viene una repulsione visto che da bambino alla vista delle siringhe scappavo sotto il letto a nascondermi per non farmi prendere. Chi da piccolo non l’ha fatto? Alzi la mano. Credo tutti.



Questa mia avversione mi è rimasta ma poi vedere il proprio corpo con su una scritta, un disegno o qualsiasi cosa si voglia mi porterebbe ad una frustrazione interna, perché penserei sempre al motivo per cui ho deciso, il dove il quando e questo non liberebbe mai la mia mente ogni qual volta sono davanti ad uno specchio. Qualcuna in un incontro abbiamo discusso di questo argomento e mi fece notare che anche la barba può essere paragonata al tatuaggio in quanto rappresenta il proprio io. Vero risposi ma la differenza fra i due modi di rappresentarsi e che la barba è qualcosa di te che vive con te che puoi sempre modificarla, più lunga più corta o raderti completamente per poi farla ricrescere. Puoi in qualsiasi momento a secondo del tuo umore cambiarla o farla sparire per un po' invece il tatuaggio no. Li sempre presente a ricordarti qualcosa che ti dice: io sono qua come mi hai voluto te, quando hai voluto te e per poterlo modificare o altro se non ti piace, devi essere sempre soggetto a terzi. Questo a mio modo di vedere la vita è una perdita di libertà di essere se stessi. Ripeto che sono miei pensieri e ognuno è libero di far del proprio corpo ciò che vuole, per grazia di Dio viviamo in un paese democratico e libero ove l’espressione è uno degli articoli primari della nostra costituzione ma un piccolo dubbio viene scrutando le statistiche di coloro come citato in precedenza corro a tatuarsi e coloro che poi ci ripensano. Leggendole si evince che ben il 65% che hanno un tatuaggio sono ricorsi alla cancellazione e la cosa più triste e che la maggior parte non sempre riesce in questo.



Un particolare ultimo ma non meno importante è la parte medica ove la salute a volte viene toccata anche perché come in tutti i campi ci sono professionisti seri e persone inventate. Quelli seri adoperano prodotti idonei per la pelle e utensili mono uso, gli altri non credo e spesso senti o leggi dai giornali di persone che hanno contratto malattie o infezioni. Sono dei veri e propri criminali. In alcuni casi si è arrivati anche alla morte di persone che si sono affidate a loro ignari del proprio destino futuro.



Questo mio articolo è dato dal motivo citato all’inizio di molti soggetti che si pubblicano sui vari siti con i propri corpi in bella mostra con tatuaggi in primis e noti che chi più ne ha più ne metta. Mah!!!!



La penso diversamente e vivo diversamente seguendo il mio pensare libero e non posso non notare nella mia lunga esperienza che più si è normali più speciale sei. Questo lo deduco quando sono a letto con una donna e ti dice: Ma come, non hai un tatuaggio? Questo significa che colpisce più una persona senza che con un tatoo.



Riflettere tanto prima, più volte se sia il caso di far un passo del genere. Pensare più volte se sia il caso o no, anche perché vista l’esagerazione degli ultimi tempi che ha sulla gente di disegnarsi l’impossibile si è arrivati ad una contro indicazione, quella che sui posti di lavoro i tatuaggi devono essere coperti e non visibili. Le ragioni non le conosco e per il senso di libertà non condivido ma questo deve far riflettere e concludo con una frase di un grande rapper:



Ho un tatuaggio che non voglio più. Me lo tengo cosi mi ricordo di quanto sono stato affrettato. Fabri Fibra.



Ciao.