Gigolo in soccorso



Gigolo soccorso



Circa due anni or sono fui chiamato da una donna in provincia di Frosinone per essere ad una cerimonia finto compagno, andai e feci il mio dovere. Trascorsi una bella giornata in sua compagnia e alla fine ci salutammo e tenuti in contatto sentendoci sporadicamente telefonicamente. Fin qui tutto normale.



Cosa è successo a distanza di tempo? E’successo che sono stato richiamato per essere ancora finto compagno in un’altra cerimonia. Eh si!!!! Perché sia al primo matrimonio che al secondo si sposavano due sue carissime cugine con le quali è molto legata. Luisa (la protagonista di questa avventura) tra il primo e secondo matrimonio non aveva mai detto che nel frattempo la finta storia tra noi era terminata, anzi la condita di ulteriori particolari, a me poi sconosciuti che messa con le spalle al muro si è vista costretta a richiamarmi per non cadere nel ridicolo.



Ma come? Dico io, vuoi trovare una scusa e dire altro invece di raccontare frottole e che la finta storia tra noi è terminata in maniera di non infilarti in un vicolo cieco? In un vicolo cieco si è andati fino al punto di inventarsi che fra me e lei si parlasse di matrimonio addirittura. Queste le premesse per iniziare a raccontarvi questa mia ennesima avventura.



Premetto che ho accettato il lavoro a tre condizioni:



1.Che mi raccontasse tutte le fandonie che si è inventata in questi due anni in maniera che se qualcuno mi chiedesse qualcosa sapevo e non facessi la parte dello stupido.



2. Che immediatamente dopo che ero andato via, lei iniziasse a dire che la storia tra noi era giunta al capolinea e che non c’erano margini di conciliazione.



3. Che avrebbe seguito mie indicazioni per poter uscire da questo vicolo del tutto cieco, senza se e senza ma.



Queste condizioni sono state necessarie perché la situazione stava prendendo una brutta piega e bisognava porre rimedio, altrimenti sarebbe continuata senza sapere dove si finiva e dato che problemi non ne creo voglio che neanche le mie amiche ne abbiano anche se si mettono nei guai, quindi cerco di aiutarle.



Finita la festa la prima cosa mi sono assicurato che da quel momento le cose cambiassero, infatti Luisa ha eseguito le mie indicazioni alla lettera anche perché alla fine il problema era più suo che mio e l’imbarazzo era suo visto che le bugie hanno le gambe corte. (Il matrimonio fra me e lei, assurdo). Cosi nei mesi successivi dietro la mia guida gli ho tenuto il gioco fino alla finta rottura, fino al punto che una sua amica mi ha contattato cercando di farmi ritornare sui miei passi e riunirci ma naturalmente ho mantenuto la mia finta posizione confermando la rottura. Raggiunto lo scopo prefissato, dopo Luisa mi ha ringraziato e si è scusata per il suo comportamento .



Mi dispiace per lei che si è fatta prendere la mano da questa finta storia per sue ragioni ma è una mia regola quella di non avere nessun legame dopo un incontro in nessuna maniera. Un accompagnatore per donne deve essere fermo nelle sue decisioni altrimenti se si fa prendere la mano si trova in terre sconosciute da cui non sa come poi uscirne, è l’esperienza che mi porta a questo.



Con Luisa siamo rimasti in una profonda amicizia ed ha compreso che era l’unica strada da percorrere , in quanto le bugie dette erano tante e alla fine sarebbero emerse tutte creando un profondo imbarazzo in lei e questo mi sarebbe dispiaciuto ed anche per questo ho accettato questo lavoro per tirarla fuori dai guai. Avrei potuto approfittare di tale situazione a mio vantaggio ma il mio modo di essere, di pensare, di vivere è contrario a questo genere di cose e questo la cara Luisa l’ha percepito e sono felice di ciò-



Baci Luisa e non dire più bugie.